ll distanziamento sociale è iniziato da più di un mese e in questi giorni tante cose sono cambiate. Nell’ultima settimana il numero dei contagi da è diminuito anche se lievemente, come diminuiti soprattutto i decessi e i ricoveri in terapia intensiva.
Nonostante queste cifre siano incoraggianti, le istituzioni non possono ancora prevedere quando si potrà tornare ad una sorta di normalità. Molto probabilmente tutti noi saremo chiamati a dover resistere ancora per diversi mesi e, di sicuro, il più difficile sarà non poter riabbracciare le persone care, tra cui soprattutto i familiari.
Molti nonni, in questo periodo, sono costretti a stare lontano dai propri nipoti, perché magari si trovano in un’altra città o perché semplicemente, essendo soggetti più a rischio, si è scelto di non far correre loro alcun pericolo e, quindi, anche se nella stessa città ancora non hanno potuto riabbracciare i loro piccoli.
È una situazione difficile ma che i nonni di Italia stanno affrontando con coraggio e risolutezza. Noi di SuperNonni ne siamo diretti testimoni, perché all’interno della pagina sono tanti i messaggi di sostegno che si scambiano a vicenda, messaggi d’amore rivolti ai loro nipoti e pieni di attesa, perché tutti sanno che presto ci si potrà riabbracciare.
Quello sarà un momento indimenticabile per tutti.
Le dure parole ai nonni di Italia della virologa Ilaria Capua
Proprio per questo motivo sono risuonate molto dure le parole della virologa Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, che al Tg1 ha spiegato:
“Alcuni gruppi di persone, come nonni e nipoti, non potranno stare insieme come prima fino a quando non si saprà come stiamo come popolo.
Abbiamo bisogno dell’analisi sireologica, serve una fotografia italiana con strumenti sovrapponibili, serve la stessa foto in Lombardia così come Sicilia. Servono test approvati dal Ministero della Salute e validati perché la macchina fotografica deve essere identica. Oggi vanno definite le categorie da mettere in sicurezza, non chi parte prima“.
La Capua ha spiegato a Il Correre della Sera che il distanziamento sociale e le misure di igiene personale serviranno per ridurre la velocità del contagio, ma ciò non significa che serviranno a fermare il virus:
“Una curva più piatta non significa blocco della diffusione virale, significa riduzione della circolazione virale quindi è chiaro che il virus continuerà a circolare in maniera ‘visibile’, ovvero provocando i casi clinici fino a quando non si stabilirà l’immunità di gregge, naturale o da vaccinazione“.
Nonni, non dobbiamo mollare per noi stessi, per i nostri nipoti e per le persone che amiamo
Non siamo virologi, quindi in merito non possiamo che affidarci alla parola degli esperti. Per quanto le dichiarazioni della Capua possano sembrare sconfortanti, noi vogliamo comunque lanciare un messaggio di speranza ai nonni di Italia, che ci seguono sulla nostra pagina Facebook ogni giorno con tanto affetto.
Ne usciremo e, quando potremo abbracciare i nostri nipoti, sarà uno dei momenti più emozionanti della nostra vita. Bisogna pazientare, pensare alla salute di tutti e resistere con coraggio in attesa di quel giorno.
Forza nonni, non molliamo!